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Codice Etico
CODICE ETICO
Il presente Codice Etico e di condotta, ispirato al Codice di condotta europeo per mediatori del 2004, stabilisce una serie di principi ai quali tutti i mediatori di ADR Group Srl hanno spontaneamente aderito e si sono espressamente impegnati ad osservare sotto la propria responsabilità. Il codice può essere applicato a tutti i tipi di Mediazione e l'adesione ad esso non pregiudica l'applicazione della normativa nazionale o delle regole che disciplinano le singole professioni.
ADR Group Srl ha deciso di adottare il presente Codice Etico di Condotta per individuare con chiarezza e trasparenza i principi e i valori cui si ispira nel perseguire le proprie attività professionali di mediazione e gestione stragiudiziale dei conflitti, ma anche per evidenziare gli strumenti e i mezzi idonei a far sì che gli stessi siano rispettati da tutti i professionisti che operano all'interno dell'Organismo e, nel caso specifico, in ogni procedimento di mediazione finalizzata alla conciliazione.
Tutti coloro i quali svolgono il ruolo di Mediatore sono tenuti all'osservanza delle seguenti norme di comportamento:
1. La mediazione è una procedura informale ed estremamente flessibile, nella quale il Mediatore dovrà, nella sua qualità di terzo neutrale, aiutare le parti ad arrivare alla soluzione del conflitto facilitando la comunicazione delle stesse, promuovendo il reciproco intendimento, assistendole nell'identificazione dei possibili comuni interessi sottostanti, operando in modo creativo per far sì che la procedura sia il più possibile rispondente alle esigenze e agli interessi delle parti;
2. Il Mediatore designato in ogni procedura di mediazione, deve essere formato adeguatamente e deve mantenere costantemente aggiornata la sua preparazione in tecniche di composizione dei conflitti e in tutte le normative di riferimento. All'atto della nomina dovrà verificare di essere dotato della preparazione e della competenza necessarie a condurre la mediazione e, nel caso in cui non si ritenga qualificato, dovrà rifiutare l'incarico;
3. Il Mediatore dovrà, altresì, consultarsi con le parti riguardo alle date in cui la mediazione potrà avere luogo e prendere visione dei documenti fomiti dalle stesse per potersi adeguatamente preparare sull'oggetto della controversia. Il Mediatore può rifiutare la designazione e/o interrompere l'espletamento delle proprie funzioni solo per gravi motivi o per l'incapacità a mantenere un atteggiamento indipendente, imparziale o neutrale;
4. Il Mediatore deve svolgere il proprio ruolo con la dovuta diligenza, indipendentemente dall'importo e dalla tipologia della controversia, e per l'intera durata della procedura dovrà agire con lealtà, garantendo e manifestando alle parti l'esistenza dei seguenti requisiti:
- INDIPENDENZA: assenza di qualsiasi legame oggettivo, personale o professionale, presente o passato con una delle parti;
- IMPARZIALITA': astensione del compiere atti discriminatori o esercitare influenza a favore di una delle parti;
- NEUTRALITA': mancanza di un qualunque interesse diretto o indiretto, in merito all'esito del procedimento di mediazione.
4. Il Mediatore deve comunicare qualsiasi circostanza che possa inficiare la propria indipendenza e imparzialità o che possa ingenerare la sensazione di parzialità o mancanza di neutralità. I1 Mediatore deve sempre agire, e dare l'impressione di agire, in maniera completamente imparziale nei confronti delle parti e rimanere neutrale rispetto alla lite. Il Mediatore ha il dovere di rifiutare la designazione e di interrompere l'espletamento delle proprie funzioni, in seguito all'incapacità a mantenere un atteggiamento imparziale e/o neutrale;
5. Il Mediatore, allo scopo di garantire l'imparzialità, deve rimanere indipendente per tutto il corso della procedura e deve informare immediatamente il Responsabile dell'Organismo di Mediazione di possibili pregiudizi nell'attività di mediazione. Inoltre, il Mediatore dovrà astenersi dall'esprimere giudizi e dal rivestire in seguito, per le stesse parti, relativamente alle stesse controversie, funzioni di difensore o di arbitro.
6. Il Mediatore deve assicurarsi che tutte le parti possano intervenire adeguatamente nel procedimento, e che abbiano compreso ed espressamente accettato:
- la natura non contenziosa della mediazione e le modalità di svolgimento della stessa;
- il ruolo del Mediatore e delle parti;
- gli obblighi di riservatezza a carico del Mediatore e delle parti;
- i termini e le condizioni dell'accordo di mediazione.
Il Mediatore deve, altresì, accertarsi che ciascuna parte partecipi in modo attivo libero e volontario e che sia adeguatamente informata, in caso di "mediazione amministrata" in base al DLgs n.28/2010, di tutte le disposizioni di legge previste.
7. Il Mediatore deve condurre il procedimento in modo appropriato, tenendo conto delle circostanze del caso, inclusi i possibili squilibri nei rapporti di forza, eventuali desideri espressi dalle parti e particolari disposizioni normative, nonché l'esigenza di una rapida risoluzione della controversia. Nella sua qualità di terzo neutrale, il Mediatore non deve esercitare alcuna pressione sulle parti ma limitarsi ad aiutarle ad individuare una soluzione condivisa e vantaggiosa per entrambe. Se lo reputa opportuno, il Mediatore può ascoltare le parti, anche in assenza dei loro consulenti, separatamente in sessioni private. Qualsiasi parte può ritirarsi in ogni momento della procedura di mediazione senza fornire alcuna giustificazione;
8. Il Mediatore può avvalersi dell'aiuto di tecnici, nominati fra gli elenchi dei consulenti di ufficio presso i tribunali e deve essere imparziale nella scelta degli stessi, gli incarichi devono essere distribuiti nel pieno rispetto delle norme del codice di procedura civile;
9. Il Mediatore qualora richiesto per iscritto da tutte le parti dovrà presentare la sua proposta, e potrà farlo in caso di mancato accordo, anche per le mediazioni ai sensi del DLgs. n.28/2010. Nel redigere la proposta dovrà ispirarsi esclusivamente al reciproco soddisfacimento delle parti;
10. Il Mediatore dovrà adottare tutte le misure appropriate affinché l'eventuale accordo raggiunto tra le parti si fondi su consenso informatico e che tutte le parti ne abbaino compreso i termini. Inoltre qualora richiesto il mediatore deve, nei limiti della propria competenza, informare le parti delle modalità in cui le stesse possono formalizzare l'accordo e delle possibilità di rendere l'accordo esecutivo. Il principio di volontarietà delle parti per il raggiungimento dell'accordo è fondamentale ed imprescindibile, tuttavia nel caso in cui risulti evidente un tentativo delle parti di violare la legge, la procedura dovrà essere immediatamente interrotta ed il Mediatore sarà tenuto ad informare il Responsabile dell'Organismo di Mediazione. Analogamente, il Mediatore dovrà astenersi dal redigere verbali di accordo contrari all'ordine pubblico e alle norme di legge;
11. Il Mediatore deve mantenere la riservatezza informazioni relative alla mediazione, ricevute dalle parti e/o dai professionisti che eventualmente hanno partecipato, anche dopo la chiusura del procedimento, ad eccezione dei casi in cui sia obbligato dalla legge o da ragioni di ordine pubblico. Qualsiasi informazione riservata, comunicata al Mediatore da una delle parti,non potrà essere rivelata all'altra senza il consenso della parie, a meno che ciò sia imposto espressamente dalle legge. Il mancato rispetto della riservatezza costituisce illecito disciplinare e comporterà la sospensione del Mediatore dall'Elenco dei Mediatori dell'ADR Group S.r.l. per un anno, fatte salve eventuali responsabilità legali.
12. È fatto divieto al Mediatore di testimoniare nel futuro giudizio sulle dichiarazioni rese dalle parti nel procedimento, ed in tal caso deve dichiarare di essere tenuto al segreto professionale imposto dall'articolo 10, comma 2 del d.lgs. 28/2010.
13. Il Mediatore deve svolgere il proprio ruolo con la dovuta diligenza, indipendentemente dall'importo e dalla tipologia della controversia. Il Mediatore non può proporre o accettare alcun accordo diretto con le parti relativamente al pagamento delle proprie competenze, né relativamente alla determinazione del compenso.
14. Il Mediatore che non rispetta le norme del codice etico dell'Organismo di Mediazione, può essere sostituito o revocato, con apposito provvedimento motivato e sottoscritto dal Responsabile dell'Organismo.
15. Il Mediatore potrà, a sua discrezione, recedere dell'incarico sospendendo la procedura se:
-una delle parti stia utilizzando la procedura per concludere accordi illegali;
-una delle parti agisca in modo ostruzionistico e/o illecito;
-nonostante le autorizzazioni ricevute dalle parti e dal Responsabile dell'Organismo, la mancanza di indipendenza, imparzialità o neutralità infici la continuazione della procedura. 16. Il Mediatore si impegna a svolgere l'attività secondo le norme del Regolamento dell'Organismo di Mediazione ADR Group srl e secondo le norme di legge di cui al D.LGS 28/2010 e D.M. 150/2023.