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Codice Etico

 

1.       Premessa

2.       Scopo dell’azienda

3.       Definizioni

          -mediazione

          -mediatore

          -parti

          -Consulenti tecnici del Mediatore

          -Consulenti delle parti

          -Responsabile dell’Organismo

 4. Norme di condotta

           -principi generali

           -uguaglianza

           -comunicazione

           -responsabilità

           -correttezza

           -conflitto di interesse

           -riservatezza

           -linguaggio

5. Comportamento negli affari

           -principi generali

           -tutela della concorrenza

           -pubblicità

           -rapporti con i mediatori

           -equità e uguaglianza

           -diligenza

           -regalie e omaggi

           -pagamentI

           -effetti della violazione e della inosservanza del codice etico

 

1)       Premessa

Il codice etico di un organismo di mediazione è un documento fondamentale che stabilisce i principi e le linee guida etiche per mediatori e personale coinvolto. Il suo scopo è garantire professionalità, imparzialità e trasparenza nei procedimenti, assicurando la correttezza e la fiducia tra le parti coinvolte.

Il codice etico è un mezzo efficace per prevenire comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera in nome e per conto dell’organismo; Esso stabilisce i diritti dei membri interni ed esterni all’organizzazione, definendo anche i doveri che l’organismo ha verso di loro.

Si tratta di principi e valori essenziali per l’Organismo di Mediazione e per ciascun suo componente, che comprende il Responsabile dell'Organismo, il personale amministrativo, i Mediatori, i Co-Mediatori e il Consulente tecnico.

Il codice etico comunque non sostituisce e non prevale sulle leggi vigenti.

 

2)       Scopo dell’Azienda

L’Organismo di conciliazione ha come obiettivo principale la promozione e la diffusione dei metodi alternativi di risoluzione delle controversie, in alternativa al sistema giuridico tradizionale. Con l’assistenza di un Mediatore/Conciliatore, che agisce come una terza parte imparziale e neutra, l’organismo facilita il dialogo tra le parti coinvolte nella controversia. Il suo compito è aiutare le parti a individuare interessi comuni e a trovare una soluzione condivisa alla controversia.

 

3)       Definizioni

-          Mediazione: attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa;

-          Mediatore: la persona o le persone fisiche che, individualmente o collegialmente, su incarico dell’organismo svolgono la mediazione rimanendo prive, in ogni caso, del potere di rendere giudizi o decisioni vincolanti per i destinatari del servizio medesimo;

-          Parti: sono i soggetti privati o con personalità giuridica che si rivolgono all’ente perché svolga il procedimento di mediazione in relazione ad una specifica controversia;

-          Consulenti tecnici del Mediatore: sono coloro che su nomina dell’organismo e su richiesta del mediatore lo supportano per particolari problematiche;

-          Consulenti delle parti: sono coloro che assistono le parti nella mediazione.

-          Responsabile dell’Organismo: colui che designa il mediatore, fissa il primo incontro tra le parti, si occupa di profili organizzativi, provvede alla sostituzione del mediatore, ricopre lui stesso il ruolo di mediatore.

 

4)       Norme di condotta

Principi generali

L’Organismo impronta tutta la propria organizzazione secondo i seguenti principi generali:

- responsabilità verso la collettività in generale e verso i propri interlocutori primari (mediatori, parti, consulenti, collaboratori);

- concorrenza leale ed impegno di informazione trasparente nel rispetto degli obblighi di riservatezza;

- dovere di aggiornamento e formazione professionale del personale e di tutti coloro che collaborano con l’organismo.

 

Uguaglianza

L’Organismo di conciliazione ripudia ogni tipo di discriminazione fondata sul sesso, sull’età, sulla nazionalità, sullo stato di salute, sulla razza, sulla lingua, sulla religione e sulle opinioni politiche.

L’Organismo si impegna ad assistere nella richiesta di mediazione chiunque ad esso si rivolga per finalità non contrarie a legge

 

Comunicazione

L'organismo si impegna a informare tutti i soggetti che collaborano con l’Organismo di mediazione, riguardo alle regole e all'applicazione del codice, sottolineando l'importanza di rispettarle.

 

Responsabilità

Tutti i soggetti che collaborano che l’Organismo di mediazione Adr Group, svolgono il proprio lavoro e le proprie mansioni con impegno, efficienza e correttezza, utilizzando al meglio le risorse e il tempo a disposizione e assumendosi le responsabilità legate ai compiti da svolgere

 

Correttezza

Tutti i soggetti che collaborano con l’Organismo di mediazione Adr Group, e che partecipano all’attività dello stesso Organismo, ivi compresi i soggetti che partecipano alle singole procedure di mediazione, devono uniformarsi ai principi di correttezza e lealtà reciproca.

Ogni persona coinvolta non accetta, né effettua, per se o per altri, pressioni, raccomandazioni o segnalazioni, che possano recare pregiudizio all'organismo o indebiti vantaggi per se, per l'organismo o per terzi; ogni persona coinvolta altresì respinge e non effettua promesse di indebite offerte di denaro o altri benefici.

 

Conflitto di interesse

Tutti i soggetti che collaborano con l’Organismo di mediazione Adr Group e che partecipano all’attività dello stesso, ivi compresi i soggetti che partecipano alle singole procedure di mediazione, devono evitare qualsiasi situazione di conflitto di interesse nei confronti dell’Organismo stesso o delle parti in mediazione rispettando, comunque, le decisioni che in proposito vengono assunte dall’organismo.

 

Riservatezza

L’organismo e chiunque altro presti la propria opera e il proprio servizio nell’Organismo o comunque nell’ambito del procedimento di mediazione è tenuto all’obbligo di riservatezza rispetto alle dichiarazioni rese a alle informazioni acquisite durante il procedimento stesso.

L’Organismo garantisce nell’acquisizione, trattamento e archiviazione di tutte le informazioni relative ai dati sensibili e non, nel rispetto dell’attuale disciplina sulla privacy.

Il Mediatore ha anche l’obbligo di riservatezza nei confronti delle altre parti circa le dichiarazioni rese e le informazione acquisite nel corso delle sessioni separate, a meno che la parte dichiarante o dalla quale provengono le informazioni ne dia consenso.

 

Linguaggio

L’Organismo di mediazione, unitamente ai propri mediatori, dipendenti e collaboratori, si impegna nella comunicazione verbale e scritta rivolta a destinatari, terzi e utenti, a utilizzare un linguaggio chiaro e comprensibile.

 

5)       Comportamento negli affari

Principi generali

L’Organismo nello svolgimento della relazioni d’affari si ispira ai principi di legalità, lealtà e correttezza.

 

Tutela della concorrenza

L’Organismo riconosce che una concorrenza corretta e leale è fondamentale per lo sviluppo della mediazione.

Tutti i soggetti che collaborano con l’Organismo di mediazione si impegnano a non adottare comportamenti contrari ad una corretta e leale competizione tra organismi di mediazione.

 

Pubblicità

L’Organismo si impegna a non effettuare pubblicità e comunicazione i cui contenuti siano ingannevoli e non veritieri, né a utilizzare forme e strumenti di persuasione di tipo scientifico o di altra natura.

 

Rapporti con i Mediatori

La selezione dei mediatori e la determinazione delle condizioni di iscrizione negli elenchi sono basate su una valutazione obiettiva della qualità professionale e della competenza tecnica.

 

Equità e uguaglianza

Nello svolgimento dell’attività di erogazione del servizio di conciliazione, l’Organismo si impegna ad essere indipendente e ad evitare condotte o comportamenti parziali e ingiusti.

I Mediatori e quanti collaborano o sono dipendenti dell’Organismo si impegnano a loro volta ad essere imparziali, indipendenti e neutrali nei confronti delle parti.

 

Diligenza

Nello svolgimento dell’attività di erogazione del servizio di conciliazione, l’Organismo, al pari dei suoi dipendenti, mediatori e collaboratori, si impegna ad assumere i canoni di diligenza professionale.

L’Organismo si avvale di mediatori provvisti di titoli abilitativi all’esercizio della mediazione riconosciuti dal Ministero della Giustizia ed accreditati presso lo stesso.

I Mediatori utilizzati per il servizio di conciliazione devono anche possedere requisiti di onorabilità.

 

Regalie e omaggi

L’organismo e chiunque altro presti la propria opera e il proprio servizio nell’Organismo rifiutano ogni e qualsiasi forma di regalia, beneficio, vantaggio, utilità od omaggio, a prescindere dalla finalità ovvero dall’importo.

L’organismo e chiunque altro presti la propria opera e il proprio servizio nell’Organismo non possono e non devono effettuare a chicchessia alcuna forma di regalia, beneficio, vantaggio, utilità od omaggio, e ciò a prescindere dalla finalità ovvero dall’importo.

 

Pagamenti

Qualsiasi pagamento effettuato o ricevuto nell’ambito dell’attività di mediazione deve avere una forma che consenta di individuarne la causale.

 

Effetti della violazione e della inosservanza del codice etico

La violazione o l’inosservanza del Codice Etico da parte dei soggetti ad esso tenuti comporta la risoluzione di diritto del rapporto giuridico in essere con gli stessi e il pieno diritto dell’Organismo a chiedere il risarcimento dei danni subiti e subendi.

 

Concilia: La Mediazione è l'arte del buon senso.

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